Seraphicum (Roma)

 Carissimi fratelli e sorelle amati dal Signore,

la comunità formativa di quest’anno dei professi temporanei nel collegio internazionale “SERAPHICUM” dei frati minori conventuali è formata da 10 frati: tra cui 2 italiani, 2 messicani, 2 rumeni, 2 africani, 1 croato e 1 equadoriano; siamo guidati nel cammino da fra Marius,  fra Igor e  fra Raffaele!

domani pomeriggio faremo la nostra programmazione annuale  e il 7 inizieranno anche i nostri studi teologici e di licenza!

Siamo certi che anche quest’anno,  grazie alle vostre preghiere, il Signore ci darà luce forza e sostegno lungo il cammino della sua sequela, sull’esempio  di Francesco e Chiara d’Assisi!

un saluto fraterno a tutti voi

fra Tonino Arena

Ingresso in noviziato

Il Signore vi dia pace fratelli nostri affezionati.
Giorno 17 Settembre io, Anton Giulio, ho fatto l’ingresso in Noviziato al Sacro Convento di Assisi, all’ombra del serafico padre san Francesco.
Io con altri 10 giovani italiani, 2 croati e 2 sloveni (15 novizi) e stranieri abbiamo fatto ingresso all’anno di prova. Un anno in cui sperimenteremo cosa vuol dire essere dei francescani, e in particolare essere dei Frati Minori Conventuali, guidati dal maestro fra’ Alfredo e dal vice maestro fra’ Lucio.
La nostra vita dovrà essere basata sul discernimento, domandandoci cosa veramente il Signore ci chiede e se fa per noi questo stile di vita religioso e fraterno, e su un ricco rapporto intimo con il Signore nostro Gesù Cristo.
Tra le altre cose abbiamo ricevuto l’abito della prova. Esso è esteriormente lo stesso che indossano i frati, ma per noi non ha il significato della consacrazione, ma della prova. Infatti ci è stato consegnato e non abbiamo fatto una vestizione. Quest’ultima la faremo, poi, con la professione temporanea, se Dio vuole, il 3 Settembre 2011.
Contento e gioioso di questa stupenda esperienza che ho appena iniziato, ringrazio il Signore con voi per questa opportunità di conversione.
Pregate il Padre per me e per tutti noi in cammino verso la risurrezione

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Missione in Cile

Cari fratelli e sorelle, prima di tornare a Padova per un nuovo anno formativo, condivido con voi alcune parole (e foto) sulla straordinaria esperienza che ho vissuto questa estate a 13000 Km da qui, in Cile! Insieme ad altri due frati in formazione, un trentino e un rumeno (una fraternità interculturale!), ho trascorso una decina di giorni in ognuna delle tre comunità cilene in cui sono presenti i nostri confratelli: a Santiago (la capitale), a Copiapó (a Nord, nel deserto di Atacama) e a Curicó (nel Sud). 

 

Si è trattato di un’appassionante e arricchente esperienza missionaria, in cui abbiamo avuto l’occasione di “stare-pregare-lavorare con” la gente del luogo, molto accogliente e affettuosa, di vivere preziosi momenti di fraternità e di servizio con i frati che si trovano lì in missione, di venire a contatto con una cultura tanto differente e nello stesso tempo tanto simile alla nostra! Abbiamo toccato con mano l’universalità della nostra fede cristiana, che ci unisce profondamente pur potendo essere vissuta in forme diverse. Nonostante la povertà (e i danni provocati dal recente terremoto), abbiamo trovato tanta voglia di vivere e speranza in un futuro migliore. Le occasioni di lavoro manuale, oltre ad essere un modo concreto per dare un nostro piccolo contributo, si sono rivelate delle vere e proprie occasioni di fraternità, dialogo, conoscenza reciproca e condivisione di vita.

Sì, con esperienze del genere si scopre quanto sia bello e arricchente per tutti non chiudersi in se stessi, ma allargare i propri orizzonti e aprire gli occhi verso i fratelli sparsi in ogni parte del mondo e le loro culture, storie, carismi, povertà, attese, speranze…

Ringrazio il Signore per questa esperienza e tutti coloro che l’hanno resa possibile. ¡Paz y Bien!

fra Salvatore Cannizzaro

“Quello che motiva la missione è un profondo amore, una profonda passione per Cristo che conduce a una profonda passione per tutti gli uomini” (dal documento “Senso e significato della missione per la Delegazione del Cile”)

 

 

– Foto: http://cid-2906f8090fbf7207.photos.live.com/browse.aspx/Missione%20in%20Cile

 

– Blog dei frati in Cile: http://frati-in-cile.blogspot.com/

 


 

Si parte…

   Cari fratelli, il Signore vi dia pace!
   A partire da questo nuovo anno formativo, nel nostro blog condivideremo esperienze di vita fraterna e attività formative di tutti noi, giovani in formazione dei frati minori conventuali di Sicilia presso il postulato, il noviziato e il post-noviziato.
   Terminate le attività estive e le vacanze in famiglia, ci prepariamo a partire per raggiungere le nostre case formative.
   Rosario, postulante di secondo anno, insieme a Davide, Massimiliano e Salvatore (di primo anno) e altri giovani provenienti da varie parti dell’Italia e dal Libano, il 24 settembre si recheranno al postulato di Benevento, per intraprendere una nuova tappa del loro cammino di discernimento.
   Anton Giulio, il 17 settembre, inizierà invece l’anno di noviziato ad Assisi, presso la Basilica di S. Francesco, per vivere un’intensa esperienza di vita francescana insieme a 14 giovani, italiani, croati e sloveni.
   Fra Salvatore, professo temporaneo, al quinto anno di teologia, dal 20 settembre proseguirà il suo cammino formativo in preparazione alla professione perpetua a Padova, presso il post-noviziato "S. Antonio Dottore" (via S. Massimo), insieme a 18 giovani provenienti da varie parti di Italia, da Malta, dal Portogallo e dalla Francia.
   Fra Tonino, professo temporaneo, il 25 settembre si recherà a Roma, dove, presso il "Seraphicum", all’interno del suo cammino formativo, intraprenderà gli studi teologici in vista della Licenza in Francescanesimo.
  
   Pur essendo adesso lontani dalla nostra amata Sicilia, vi porteremo nei nostri cuori con affetto e gratitudine, affidandovi sempre al Signore nella nostra preghiera perché vi ricolmi del suo Amore. Vi chiediamo di ricordarci nella preghiera affinché perseveriamo con entusiasmo e generosità nel cammino intrapreso alla sequela del Signore Gesù, sull’esempio di Francesco.

   Un abbraccio fraterno!

Estate tra vacanze, servizio e preghiera

Carissimi amici,
Ringrazio con voi il Signore per i grandi doni che ci dona ogni giorno. Dopo un anno di cammino ci troviamo, oggi, con una più grande esperienza di grazia divina e con una maggiore consapevolezza sulla nostra vocazione ad essere discepoli di Gesù, sulle orme di Francesco.
Abbiamo affrontato lo studio, gli esami, i successi e le sconfitte, le delusioni e gli incoraggiamenti, siamo caduti e ci siamo rialzati e saimo ancora qui a camminare… non ci fermeremo!!!
Finiti gli esami siamo andati a passare tre giorni di relax a Trapani, dove abbiamo avuto modo di incontrare tra l’altro il nostro fratello Vincenzo. Subito dopo siamo andati a casa per passare qualche giorno con le nostre famiglie.
A Luglio saremo ad Assisi al Sacro Convento, e vi resteremo per un mese intero (fino a metà Agosto). Qui avremo l’opportunità di fare esperienza di servizio  e anche di partecipare a momenti di riflessione, come gli esercizi spirituali vocazionali.
Vichiedamo fratelli, di sostenerci sempre con la preghiera. Infatti la preghiera ci da forza nell’andare avanti, come una squadra di calcio che può essere forte, ma senza il tifo è debole di fronte ad avversari difficili.

La Pace di Cristo e la sua Gioia nella Risurrezione vi accompagnino.

Esami in corso…

Pace e Bene.
Dopo un anno di lezioni e di studio, ecco in arrivo gli esami… Ci stiamo preparando e vogliamo affrontarli a volto scoperto, muso duro e gurdandoli bene negli occhi. Cmq sia… pregate affinchè possiamo superarli e così proseguire il nosto cammino.
A proposito di cammino e di esami è stata molto bella l’esperienza di ritiro il fine settimana della Pentecoste, festa della liberazione dalla schiavitù e della discesa dello Spirito su tutti noi, in cui abbiamo esaminato la nostra vocazione e l’evoluzione di essa.
Si è riflettuto sulla Vocazione in generale, o meglio sulle vocazioni (matrimomniale, monastica, religiosa apostolica, secolare, sacerdotale, missionaria, ecc.) il cui valore fondamentale e unificante è l’amore, l’amore di Dio verso la sua Chiesa: FEDELE, TOTALE, FECONDO.
Si è partiti dal fatto che la cosa cui il Signore ci chiama di sicuro e senza dubbio è quella di essere suoi discepoli e quindi testimoni nel mondo, in definitiva ad essere "segni" ognuno con un valore proprio diverso l’uno dall’altro. Tocca comunque ad ognuno di noi discernere come realizzare questa vocazione nella propria vita, come potenziarla alla massima potenza, attraverso le relazioni umane e nel dono di se stessi agli altri.  E’ opportuno, pertanto, tenere conto (magari attraverso un  accompagnamento) di quello che siamo, della nostra storia, degli eventi vissuti, degli incontri e scontri avvenuti, della propria percezione dei bisogni della Chiesa e del mondo e degli appelli evangelici che in definitiva ci "smuovono dentro".
In definitiva ciò che Dio si attende non è che si scelga questa o quella via che Egli avrebbe previsto particolareggiata per ognuono di noi da tutta l’eternità. Il Signore che ha creato la libertà, potrebbe mai aver scelto e programmato tutto al nostro posto?
La Sua vocazione, chiamata, indicazione o in qual modo si volgia chiamare, è più che altro quella di essere fedeli a noi stessi e alla nostra storia e alla sua universale chiamata.
Accompagnati anche dalla figura di Maria prima discepola e Madre nostra, donna concreta abbiamo meditato e verificato così la nostra scelta di vita.
Che la Pace e la Gioia di Cristo ci accompagni sempre.

Resoconto dei giorni passati

Pace e bene.

Le esperienze fatte in questo periodo sono state tante. Alcune di esse le volgiamo condividere con voi, aggiornado le foto del Blog e facendovi una piccola cronistoria di ciò che è successo in questo ultimo mese.

– Durante la Settimana Santa abbiamo fatto un’esperienza di tre giorni di eremo francescano a San Corrado FM.

– Il giorno Pasqua si è festeggiato in convento con i nostri frati, mentre la pasquetta è stata vissuta in famiglia e con gli amici.

– Giorno 16 aprile il nostro fratello Anton Giulio si è laureato a Catania in Economia e Gestione delle Imprese Agroalimentari, e poi giorno 18 l’abbiamo festeggiato qui a Palermo con tutti i nostri amici.

– Giorno 24 aprile abbaimo partecipato con gioia alla festa dei giovani "MGFest" a Palermo

– Dal 30 aprile al 4 Maggio, infine abbiamo avuto la visita alla comunità dei frati e al postulato da parte dell’Assistente Generale per l’area CIMP Padre Valentino Redondo.

– Giorno 1 maggio noi postulanti insieme ai frati della comunità di San Francesco di Palermo e il Padre Valentino siamo andati a Gibilmanna e a Castwel buono a fare una piccola gita tutti insieme. In serata infine noi postulanti e il rettore siamo andati a Ficuzza per un momento fraterno vissuto con i nostri fratelli giovani in cammino.

Di tutte queste belle esperienze vi facciamo partecipi anche pubblicando qualche foto al riguardo nell’area dedicata.

Teniamoci sempre uniti nella preghiera.

 

Rieccoci qui dopo tanto tempo

Pace e bene.
Dopo una lunga pusa, rieccoci qui a scrivere nel blog, per condividere con voi le grazie che il Signore ci concede in questo periodo di disernimento particolare.
Purtroppo, tra i vari impegni e la riduzione numerica dei postulanti non si è trovato il tempo per aggiornare il nostro blog.
In questo periodo di festa e gioia, nei giorni in cui si ricorda la risurrezione di Gesù Cristo dalla morte e nelle nostre vite, noi postulanti continuiamo il nostro cammino alla sequela di San Francesco. Le difficoltà non mancano mai, ma perseveriamo nel nostro cammino seguendo la chiamata che il Signore ci ha fatto.
Gli studi alla facoltà teologica continuano e fine mese iniziano gli esami, nel frattempo ci siamo voluti concede una piccola sosta e abbiamo voluto fare una due giorni sull’Etna e dintorni.
Il primo giorno siamo stati accolti dai genitori di fra’ Antonio nella lora casa di Ragalna. Dopo pranzo abbiamo fatto una escursione sull’Etna guidati da Giovanni, il fratello maggiore di fra’ Antonio. In serata siamo scesi a Catania, dove abbiamo passato dei bei momenti con fra’ Giuseppe Catalano.
Il giorno dopo in mattinata abbiamo fatto un’altra escursione sull’Etna. A pranzo siamo stati assieme alla famiglia di fra’ Antonio e con le sue nipotine. In sera infine ci sia mospostati a Trecastagni per incontrare fra’ Andrea Massarin, compagno del noviziato di fra’ Antonio, che si trovava a predicare per la festa di Sant’Alfio, Cirino e Filadelfo.
Oggi infine siamo tornati a Palermo.
Ringraziamo ancora il Signore per questi doni che ci presenta e gli amici e fratelli che ci hanno accompaganto in questi giorni.

La vocazione: dono e iniziativa dell’Amore di Dio

Il titolo di questo breve articolo vuole essere soltanto una provocazione verso un modo di ragionare e di agire oggi molto diffuso anche tra i cristiani che in nome di una giustizia, concepita come un assoluto, impedisce, o addirittura nega, la vera libertà, quella di amare senza misura e con essa il vero amore che Cristo Gesù ha vissuto.

         Parlare di vocazione come dono di Dio ci costringe, infatti, ad abbandonare la logica del merito e del do ut des, per lasciarci sorprendere e colmare dalla gratuità dell’Amore di Dio che Gesù ci ha rivelato. Ma, senza sprecare troppe parole, basterebbe che proviate a chiedere ad un consacrato di parlarvi della sua esperienza di Dio e di cosa lo abbia spinto a scegliere di donare la sua vita a Lui, per cogliere subito come vi troviate dinanzi ad un mistero d’amore così grande, che quel povero uomo o donna che sia, non potrà che rispondervi con delle parole o frasi simili a questa: «mi sono sentito profondamente amato da Lui». e ciò non perché consideri l’amore di Dio un fatto scontato, ma perché si riconosce raggiunto da un amore infinito e immeritato di cui egli è stato fatto oggetto. Ma non finisce qui, poiché se, non essendo ancora soddisfatti, provate a domandare: «ti sei chiesto come mai proprio a te?» vi dovrete accontentare di una risposta alquanto deludente come «non lo so!» o «non l’ho mai capito!».

         San Francesco ha voluto provare a rispondere a questo interrogativo postogli da frate Masseo e non ha trovato parole migliori di queste: «perché il Signore non ha trovato sulla terra un peccatore più grande di me». Queste parole di Francesco lasciano ben comprendere certamente la sua profonda umiltà, ma soprattutto l’infinita misericordia che Dio gli ha usato, e ci aiutano a capire come il Dio che egli ha incontrato ragiona e fa le sue scelte non secondo criteri di giustizia o di merito, ma di amore. L’amore, infatti, non si merita, ma è dono gratuito e liberamente offerto. Per questo chi è raggiunto da quest’amore sa bene di non meritarlo, e sa ancora meglio di non essere affatto speciale per ritenersene degno.

         Lasciarsi raggiungere dall’amore e dalla misericordia di Dio è l’esperienza più vera che ogni uomo possa fare di sé e di Dio, poiché nell’amore il mistero di Dio e quello dell’uomo si incontrano. Infatti, se è vero che nell’amore ricevuto Dio si fa come noi, è altrettanto vero che in quello donato e offerto noi possiamo farci come Lui. Ogni vocazione, pertanto, in quanto dono di amore ricevuto, è per l’uomo l’unica occasione di diventare santo come Dio è santo, cioè capace di amore, ed essere veramente beato, poiché in lui l’amore ricevuto, Dio stesso, porta frutto, in quanto si fa capacità di amore offerto, donato e condiviso con ogni fratello.

         Ogni vocazione è, dunque, il luogo privilegiato in cui il mistero dell’amore si fa carne e si fa storia, così come si è fatto carne e storia in Cristo Gesù, affinché la nostra storia parli di Dio e diventi sempre più «sacramento» del suo amore.   

 

Fra’ Antonio Parisi